La concezione dell’amore nella contemporaneità
Con l’ormai assodata metodologia della divisione in gruppetti, abbiamo affrontato quale concezione dell’amore emerge al giorno d’oggi attraverso canzoni, testi e pubblicità.
Il materiale usato è stato:
- “La ballata dell’amore cieco”, Fabrizio De Andrè
- “Il signor G”, Giorgio Gaber
- “Ti amo”, Francesco Alberoni
- “Poesie d’amore e di vita”, Pablo Neruda
- pubblicità varie tratte da giornali
Abbiamo individuato alcune visioni predominanti sulle quali si è avviata la discussione.
1. Mercificazione dell’amore
Questa immagine emerge soprattutto dalle pubblicità: in esse viene data l’immagine di un uomo forte e di una donna che sembra quasi dover appigliarsi a lui per essere qualcuno; l’irraggiungibilità non è comunque altro che un atteggiamento da assumere, una posa per attirare l’attenzione, un atteggiamento vuoto da colmare con i prodotti sponsorizzati.
In parte, ma con i ruoli ribaltati, questa concezione emerge anche dalla canzone di De Andrè.
L’uomo e la donna sono comunque degradati a puri oggetti; non c’è alcun riferimento ad una bellezza interiore, ma solamente fisica e materiale.
Da notare è come invece nella poesia di Neruda si possa parlare di cose molto simili (la nudità) con delicatezza estrema e senza scadere nella volgarità.
Questa visione tutto sommato degradante può influenzare la realtà: basta pensare al mito di diventare velina di molte ragazzine; alla richiesta di “persone di bella presenza” nei colloqui di lavoro; al fatto che si diventa molto più tolleranti verso questo genere di comportamento più se ne sente parlare. Viceversa, può anche influenzare in senso contrario, cioè far allontanare una persone da questa concezione (“per fortuna che non sono così!”).
2. Amore come pura emotività
Anche questa visione si può cogliere nella canzone di De Andrè, dove l’uomo è disposto a fare qualsiasi cosa anche contro ogni buon senso ed ogni limite per conquistare l’amata. Qui è portato all’eccesso, comunque un rapporto equilibrato dovrebbe essere basato sia sull’emozione, sulla passione, che sulla razionalità. Bisognerebbe quindi “decollare” aldilà dell’impulso, cosa che per altro permette di conoscere meglio sè stessi e l’altro.
3. L’amore nelle relazioni di coppia
Per creare una relazione è innanzitutto necessario andare per gradi, cercando prima l’amicizia e poi dialogando vedere se si trasforma in qualcosa di più. Il testo di Gaber mette in luce in maniera abbastanza realistica una relazione di coppia. Si inizia con l’innamoramento in cui tutto è idilliaco e l’amato/a sembrano perfetti, per poi arrivare a prime crisi, spesso dovute a mancanza di dialogo, vita frenetica...Dialogo, vedere le cose nello stesso modo, avere gli stessi principi sembrano essere gli ingredienti per poter iniziare una relazione solida e duratura.
Ci si è poi chiesti se esistono ancora luoghi di incontro che rendano possibile la creazione di relazioni; questi possono essere l’università, i gruppi associativi, le serate con gli amici.
4. Amore cosmico
Questa concezione emerge soprattutto dal testo di Coelho. Soprattutto sostiene come l’amore sia una forza che trasforma anche il modo di vivere, la “forza che ci spinge ad essere migliori” ed a compiere grandi cose; desiderio questo che è rivolto sia a noi stessi che verso gli altri. Questa concezione cosmica si manifesta con segnali attorno a noi che ci provocano meraviglia e stupore e che fanno trovare un senso in noi stessi.
5. Difficoltà di amare
Il problema di fondo è determinare la parola “amore”, che di per sè ha tanti significati e sfumature (cosmico, spirituale...) che a volte è difficile conciliare.
Di certo non ci può essere amore se non c’è fiducia verso l’altro, come succede anche per l’amicizia ed in generale per ogni relazione umana.
Scritto da nicolo il ottobre 20 2007 16:05:20
Con l’ormai assodata metodologia della divisione in gruppetti, abbiamo affrontato quale concezione dell’amore emerge al giorno d’oggi attraverso canzoni, testi e pubblicità.
Il materiale usato è stato:
- “La ballata dell’amore cieco”, Fabrizio De Andrè
- “Il signor G”, Giorgio Gaber
- “Ti amo”, Francesco Alberoni
- “Poesie d’amore e di vita”, Pablo Neruda
- pubblicità varie tratte da giornali
Abbiamo individuato alcune visioni predominanti sulle quali si è avviata la discussione.
1. Mercificazione dell’amore
Questa immagine emerge soprattutto dalle pubblicità: in esse viene data l’immagine di un uomo forte e di una donna che sembra quasi dover appigliarsi a lui per essere qualcuno; l’irraggiungibilità non è comunque altro che un atteggiamento da assumere, una posa per attirare l’attenzione, un atteggiamento vuoto da colmare con i prodotti sponsorizzati.
In parte, ma con i ruoli ribaltati, questa concezione emerge anche dalla canzone di De Andrè.
L’uomo e la donna sono comunque degradati a puri oggetti; non c’è alcun riferimento ad una bellezza interiore, ma solamente fisica e materiale.
Da notare è come invece nella poesia di Neruda si possa parlare di cose molto simili (la nudità) con delicatezza estrema e senza scadere nella volgarità.
Questa visione tutto sommato degradante può influenzare la realtà: basta pensare al mito di diventare velina di molte ragazzine; alla richiesta di “persone di bella presenza” nei colloqui di lavoro; al fatto che si diventa molto più tolleranti verso questo genere di comportamento più se ne sente parlare. Viceversa, può anche influenzare in senso contrario, cioè far allontanare una persone da questa concezione (“per fortuna che non sono così!”).
2. Amore come pura emotività
Anche questa visione si può cogliere nella canzone di De Andrè, dove l’uomo è disposto a fare qualsiasi cosa anche contro ogni buon senso ed ogni limite per conquistare l’amata. Qui è portato all’eccesso, comunque un rapporto equilibrato dovrebbe essere basato sia sull’emozione, sulla passione, che sulla razionalità. Bisognerebbe quindi “decollare” aldilà dell’impulso, cosa che per altro permette di conoscere meglio sè stessi e l’altro.
3. L’amore nelle relazioni di coppia
Per creare una relazione è innanzitutto necessario andare per gradi, cercando prima l’amicizia e poi dialogando vedere se si trasforma in qualcosa di più. Il testo di Gaber mette in luce in maniera abbastanza realistica una relazione di coppia. Si inizia con l’innamoramento in cui tutto è idilliaco e l’amato/a sembrano perfetti, per poi arrivare a prime crisi, spesso dovute a mancanza di dialogo, vita frenetica...Dialogo, vedere le cose nello stesso modo, avere gli stessi principi sembrano essere gli ingredienti per poter iniziare una relazione solida e duratura.
Ci si è poi chiesti se esistono ancora luoghi di incontro che rendano possibile la creazione di relazioni; questi possono essere l’università, i gruppi associativi, le serate con gli amici.
4. Amore cosmico
Questa concezione emerge soprattutto dal testo di Coelho. Soprattutto sostiene come l’amore sia una forza che trasforma anche il modo di vivere, la “forza che ci spinge ad essere migliori” ed a compiere grandi cose; desiderio questo che è rivolto sia a noi stessi che verso gli altri. Questa concezione cosmica si manifesta con segnali attorno a noi che ci provocano meraviglia e stupore e che fanno trovare un senso in noi stessi.
5. Difficoltà di amare
Il problema di fondo è determinare la parola “amore”, che di per sè ha tanti significati e sfumature (cosmico, spirituale...) che a volte è difficile conciliare.
Di certo non ci può essere amore se non c’è fiducia verso l’altro, come succede anche per l’amicizia ed in generale per ogni relazione umana.
Scritto da nicolo il ottobre 20 2007 16:05:20