Incontro per il congresso
Mercoledì 15 gennaio 2014
Don Marco invita a rendere più consapevole il momento iniziale della preghiera: non è un automatismo innato, ma un'apertura dell'uomo verso la sua natura profonda e la trascendenza che lo costituisce.
Gesù è Figlio di Dio, ma non ha imposto a chi lo incontrava di crederlo. Ha chiesto sempre: “Chi sono io per te?”. Questo coinvolge la risposta di fede dell'uomo ovviamente. Tale risposta dev'essere libera, ma anche consapevole.
La vita è il luogo della preghiera anzitutto, luogo di un possibile rapporto con Dio.
Gesù è venuto per farsi uomo, non "cristiano". Non c'erano cristiani al suo tempo.
Cosa vuol dire questo per il nostro modo di pregare questo?
Indipendentemente dalle posizioni personali (dall'essere o meno credenti), viviamo in una società cristiana.
Ignorarlo sarebbe ignorare la storia. Così pure l'Europa non deriva solo dall'Illuminismo francese... questi sono gli ultimi tre secoli appena rispetto ai duemila anni di cristianesimo. I monaci benedettini hanno costruito l'Europa secondo il principio del prega e lavora.
Nella sue complessità, il cristianesimo è costituito da quattro cose: l'ebraismo, la cultura classica greco-romana, l'impero romano, i culti pagani (ereditati e trasformati).
Cosa significa dire: io sono religioso allora? Non significa: sono religioso a modo mio.
Dobbiamo conoscere la nostra storia. Per i cristiani i punti fondamentali sono due: Gesù è Figlio di Dio, e Gesù è risorto. E poi c’è la giustificazione, altro punto importante che con i precedenti ci porta alla domanda: tu chi sei? Rispondere di sì a Gesù non vuol dire dare una risposta razionale del perché crediamo in Lui: essere poveri in spirito è diverso da non avere ragione, ma esiste una ragione povera nello spirito che si avvale della fede.
In seguito viene letta l’orazione del Vespro della seconda settimana per concludere il momento di preghiera.
I presidenti avvisano che la settimana prossima sarà presente Benciolini per l’incontro sull’Università, per parlare della sua esperienza negli anni ’50.
In seguito ciascun gruppo rende nota la situazione circa il congresso per ogni sezione.
Circa la questione delle aule, Chiara Zolin deve vedere di nuovo padre Vittorio per l’Excelsior,
Martina deve accordare con don Roberto come gestire le lodi e i vespri in prossimità dei luoghi del congresso e Mirjam sta aspettando una risposta dal delegato degli spazi per la didattica per la richiesta dell’aula universitaria. Alberto segnala i suggerimenti per la ristorazione dati da Antonella: sia la Casa del fanciullo sia il CUAMM avrebbero posto, a non si hanno a disposizione le tariffe. Invece presso l’Esu si potrebbe agire chiedendo il diritto di riduzione del costo per studente, anche se esterno. Altri preventivi potrebbero essere ricevuti dalle cooperative sociali, come Osteria fuori porta e Angoli di Mondo.
Per le serate viene proposto anche il torneo di calcetto, che si aggiunge alle altre attività, e che devono essere scremate. Segnalano anche di non aver ancora ricevuto risposta dagli attori dello spettacolo.
Per i finanziamenti non ci sono molte novità: dalla proposta del conto online, ci si è spostati a contattare gli ex fucini e ad inviare mail di richiesta. Sul forum è stata aggiunta la stima del budget occorrente. Per chiedere un finanziamento alla diocesi invece occorre che la situazione sia un po’ avanzata, ed il programma deve essere sottoscritto dal vicario generale don Paolo Doni. Altra figura di riferimento potrebbe essere don Gabriele Pipinato. Per ora si può provare a chiedere alla Cassa di Risparmio del Veneto per un sostegno più sostanzioso.
Per ulteriori movimenti occorre chiedere ad Andrea Michieli.
Per i relatori invece Mascia e anche altri due professori hanno accettato la proposta.
Inoltre il gruppo ridistribuisce le forze con cinque nuovi gruppi:
Aule mense e chiese con Martina(referente), Mirjam e Chiara Z.; Serate, con Antonio(referente), Elena, Alessandra e Carlotta; Comunicazione con Giacomo(referente), Andrea e Juri; Finanziamenti con Alberto(referente), Marco O., Filippo e Pietro T.; Gadget con Maristella(referente), Chiara S., Pietro G. e Maddalena.
Infine si rende nota al gruppo che abbiamo raggiunto i 25 iscritti.
Mercoledì 15 gennaio 2014
Don Marco invita a rendere più consapevole il momento iniziale della preghiera: non è un automatismo innato, ma un'apertura dell'uomo verso la sua natura profonda e la trascendenza che lo costituisce.
Gesù è Figlio di Dio, ma non ha imposto a chi lo incontrava di crederlo. Ha chiesto sempre: “Chi sono io per te?”. Questo coinvolge la risposta di fede dell'uomo ovviamente. Tale risposta dev'essere libera, ma anche consapevole.
La vita è il luogo della preghiera anzitutto, luogo di un possibile rapporto con Dio.
Gesù è venuto per farsi uomo, non "cristiano". Non c'erano cristiani al suo tempo.
Cosa vuol dire questo per il nostro modo di pregare questo?
Indipendentemente dalle posizioni personali (dall'essere o meno credenti), viviamo in una società cristiana.
Ignorarlo sarebbe ignorare la storia. Così pure l'Europa non deriva solo dall'Illuminismo francese... questi sono gli ultimi tre secoli appena rispetto ai duemila anni di cristianesimo. I monaci benedettini hanno costruito l'Europa secondo il principio del prega e lavora.
Nella sue complessità, il cristianesimo è costituito da quattro cose: l'ebraismo, la cultura classica greco-romana, l'impero romano, i culti pagani (ereditati e trasformati).
Cosa significa dire: io sono religioso allora? Non significa: sono religioso a modo mio.
Dobbiamo conoscere la nostra storia. Per i cristiani i punti fondamentali sono due: Gesù è Figlio di Dio, e Gesù è risorto. E poi c’è la giustificazione, altro punto importante che con i precedenti ci porta alla domanda: tu chi sei? Rispondere di sì a Gesù non vuol dire dare una risposta razionale del perché crediamo in Lui: essere poveri in spirito è diverso da non avere ragione, ma esiste una ragione povera nello spirito che si avvale della fede.
In seguito viene letta l’orazione del Vespro della seconda settimana per concludere il momento di preghiera.
I presidenti avvisano che la settimana prossima sarà presente Benciolini per l’incontro sull’Università, per parlare della sua esperienza negli anni ’50.
In seguito ciascun gruppo rende nota la situazione circa il congresso per ogni sezione.
Circa la questione delle aule, Chiara Zolin deve vedere di nuovo padre Vittorio per l’Excelsior,
Martina deve accordare con don Roberto come gestire le lodi e i vespri in prossimità dei luoghi del congresso e Mirjam sta aspettando una risposta dal delegato degli spazi per la didattica per la richiesta dell’aula universitaria. Alberto segnala i suggerimenti per la ristorazione dati da Antonella: sia la Casa del fanciullo sia il CUAMM avrebbero posto, a non si hanno a disposizione le tariffe. Invece presso l’Esu si potrebbe agire chiedendo il diritto di riduzione del costo per studente, anche se esterno. Altri preventivi potrebbero essere ricevuti dalle cooperative sociali, come Osteria fuori porta e Angoli di Mondo.
Per le serate viene proposto anche il torneo di calcetto, che si aggiunge alle altre attività, e che devono essere scremate. Segnalano anche di non aver ancora ricevuto risposta dagli attori dello spettacolo.
Per i finanziamenti non ci sono molte novità: dalla proposta del conto online, ci si è spostati a contattare gli ex fucini e ad inviare mail di richiesta. Sul forum è stata aggiunta la stima del budget occorrente. Per chiedere un finanziamento alla diocesi invece occorre che la situazione sia un po’ avanzata, ed il programma deve essere sottoscritto dal vicario generale don Paolo Doni. Altra figura di riferimento potrebbe essere don Gabriele Pipinato. Per ora si può provare a chiedere alla Cassa di Risparmio del Veneto per un sostegno più sostanzioso.
Per ulteriori movimenti occorre chiedere ad Andrea Michieli.
Per i relatori invece Mascia e anche altri due professori hanno accettato la proposta.
Inoltre il gruppo ridistribuisce le forze con cinque nuovi gruppi:
Aule mense e chiese con Martina(referente), Mirjam e Chiara Z.; Serate, con Antonio(referente), Elena, Alessandra e Carlotta; Comunicazione con Giacomo(referente), Andrea e Juri; Finanziamenti con Alberto(referente), Marco O., Filippo e Pietro T.; Gadget con Maristella(referente), Chiara S., Pietro G. e Maddalena.
Infine si rende nota al gruppo che abbiamo raggiunto i 25 iscritti.