Mercoledì 28 Ottobre il gruppo ha partecipato alla bellissima Celebrazione di inizio anno con S.E. Mons. Mattiazzo organizzata dalla Pastorale Universitaria e dal Coordinamento Collegi.
Riportiamo di seguito una riflessione del nostro assistente nazionale, don Armando Matteo, letta durante la celebrazione.
Il dono spirituale della sapienza
Tre sono, a mio avviso, gli atteggiamenti che contraddistinguono un uomo sapiente: l'attenzione per la singolarità, la precisione dello sguardo, la gioia dell'ospitalità.
Il sapiente è, innanzitutto, uno che sa distinguere e apprezzare l'alterità, consapevole che non ci sono mai due gesti umani identici, perché esiste sempre una possibile differenziazione. Il sapiente non disprezza le divergenze, non nutre alcun culto per un mondo o bianco o nero, o per una convergenza ad ogni costo delle opinioni dissimili. Non si lascia illudere mai dai luoghi comuni del tipo: "Siamo tutti uguali" o "Tutto il mondo è paese". Sa che il mondo si sorregge su tante piccole differenze che debbono essere rispettate; perciò riconosce l'ambivalenza di ogni fenomeno, sforzandosi di considerarne le opposte polarità.
Egli ha poi cura di rendere il suo sguardo sempre più pulito, limpido, eliminando tutto ciò che potrebbe offuscarlo, perché molta dell'infelicità umana nasce proprio dal guardare con un occhio malato, dal guardare "di mal occhio" - è questa l'etimologia della parola "invidia" - gli altri e quanto essi realizzano...
Il sapiente, infine, è dotato di uno spirito ospitale. Conosce la grandezza della vita, le sue incommensurabili potenzialità (non siamo nati, in fondo, dall'unione di due piccolissime cellule?), intravede sempre gli interstizi di energia e di recupero presenti anche nelle situazioni più disperate. Per questo abbraccia la vita, la ama, convinto che a nessuno debba essere negata la possibilità di migliorarsi. Soprattutto a sé stessi. Sa accogliere e accogliersi. Sa compiacersi del bene che riscontra negli altri. E questo, alla fine, testimonia che fare il bene è difficile, ma non impossibile; che evitare il male è difficile, ma non impossibile; che custodire il bello è difficile, ma non impossibile.
[Armando MATTEO]
Scritto da Francesco il ottobre 29 2009 08:01:47
Riportiamo di seguito una riflessione del nostro assistente nazionale, don Armando Matteo, letta durante la celebrazione.
Il dono spirituale della sapienza
Tre sono, a mio avviso, gli atteggiamenti che contraddistinguono un uomo sapiente: l'attenzione per la singolarità, la precisione dello sguardo, la gioia dell'ospitalità.
Il sapiente è, innanzitutto, uno che sa distinguere e apprezzare l'alterità, consapevole che non ci sono mai due gesti umani identici, perché esiste sempre una possibile differenziazione. Il sapiente non disprezza le divergenze, non nutre alcun culto per un mondo o bianco o nero, o per una convergenza ad ogni costo delle opinioni dissimili. Non si lascia illudere mai dai luoghi comuni del tipo: "Siamo tutti uguali" o "Tutto il mondo è paese". Sa che il mondo si sorregge su tante piccole differenze che debbono essere rispettate; perciò riconosce l'ambivalenza di ogni fenomeno, sforzandosi di considerarne le opposte polarità.
Egli ha poi cura di rendere il suo sguardo sempre più pulito, limpido, eliminando tutto ciò che potrebbe offuscarlo, perché molta dell'infelicità umana nasce proprio dal guardare con un occhio malato, dal guardare "di mal occhio" - è questa l'etimologia della parola "invidia" - gli altri e quanto essi realizzano...
Il sapiente, infine, è dotato di uno spirito ospitale. Conosce la grandezza della vita, le sue incommensurabili potenzialità (non siamo nati, in fondo, dall'unione di due piccolissime cellule?), intravede sempre gli interstizi di energia e di recupero presenti anche nelle situazioni più disperate. Per questo abbraccia la vita, la ama, convinto che a nessuno debba essere negata la possibilità di migliorarsi. Soprattutto a sé stessi. Sa accogliere e accogliersi. Sa compiacersi del bene che riscontra negli altri. E questo, alla fine, testimonia che fare il bene è difficile, ma non impossibile; che evitare il male è difficile, ma non impossibile; che custodire il bello è difficile, ma non impossibile.
[Armando MATTEO]
Scritto da Francesco il ottobre 29 2009 08:01:47